* Sabato 8 dicembre 2025, Villa Manin, mostra: “Confini. Da Gaugin a Hopper. Canto con variazioni”.

– ore 9,15, incontro dei partecipanti presso l’Auditorium Concordia e partenza per Villa Manin di Passariano con pullman GT, eventuali fermate in via Oberdan e alla Stazione FS;
– ore 10,30, Incontro con la guida e ingresso alla Mostra: Confini da Gauguin a Hopper.
Cosa spinge un artista a guardare oltre l’orizzonte? Cosa lo attrae verso quella linea sottile dove la terra e il mare incontrano il cielo? La grande mostra Confini da Gauguin a Hopper risponde a queste domande attraverso un viaggio straordinario nell’arte degli ultimi due secoli, tra Europa e America.
136 opere provenienti da 43 prestatori di tutto il mondo vengono riunite per la prima volta nella rinnovata sede dell’Esedra di Villa Manin per raccontare come i più grandi maestri dell’Ottocento e del Novecento hanno interpretato il concetto di confine. Non solo quello fisico che un corpo può abitare, ma anche quello interiore che solo l’anima può esplorare.

Il tema del confine nasce dall’essere Nova Gorica e Gorizia insieme Capitale europea della Cultura 2025. Marco Goldin, curatore dell’esposizione, lo ha sviluppato in un viaggio universale in cui ognuno, per strade diverse, saprà riconoscere sé stesso, insieme a quel “sentimento umano sincero” che Van Gogh voleva esprimere nelle sue tele, per sdebitarsi- sono le sue parole – “nei confronti del mondo”.
Tutti gli artisti di questa mostra, quasi cinquanta, sono stati autentici esploratori del confine nelle sue più varie e ricche accezioni. Il confine come altrove, dunque, in terre lontane, come Gauguin in Martinica e Polinesia, o negli spazi conclusi, eppure vastissimi, del giardino di Monet. Il confine interiore, quello indagato – da Manet, Degas, Van Gogh, Giacometti e Bacon tra gli altri – attraverso il volto, proprio o altrui. O quello abitato dalle figure nello spazio, quelle di Homer, Hopper, Diebenkorn e Wyeth, con le loro solitudini mute e incolmate attese.
Ma c’è stato un momento, nella seconda metà dell’Ottocento, in cui il confine si è fatto prossimità, con gli artisti giapponesi, da Utamaro a Eisen, da Hokusai a Hiroshige, per questo così amati dagli impressionisti.
Conclude la mostra l’amplissima sezione dedicata a Il confine e gli elementi naturali, e sono dunque le montagne e i mari di Friedrich, Cezanne, Turner, Segantini e Hodler, tutti ricompresi in quell’altrove finalmente conquistato dalla pura astrazione di Rothko.
Un’occasione unica per immergersi nell’arte che ha cambiato il mondo, in uno dei luoghi più suggestivi del Friuli Venezia Giulia.

 – ore 13,00 Trasferimento a Cordovado e Pranzo Sociale presso il ristorante Curtis Vadi. Durante il pranzo verranno presentati i programmi delle conferenze e dei viaggi culturali per il primo semestre 2026.

– ore 16,30, partenza per il rientro a Pordenone, arrivo previsto per le 17,30 circa.

Adesioni presso la Segreteria della Dante entro il 24 novembre; quota di partecipazione 90 €. Versamenti in Segreteria: lun. e giov. 16,00-18,00, tel. 0434 081249 o presso il Credito Coop. vo Pordenonese utilizzando l’IBAN: IT 98 H 08356 12503 0000000 48314. Causale: Pranzo sociale 2025.